È inverno! Ecco come vesto i bambini outdoor

di Elena Guberti

Durante l’inverno, vestire i bambini in modo appropriato, a strati, è fondamentale per garantire comfort termico senza intaccare la loro libertà di movimento.

Molto dipende dal tipo di scuola che frequentano e le attività che fanno, se trascorrono molto tempo all'aperto, o meno.

Come primo strato a contatto con la pelle, per i miei bambini in outdoor utilizzo maglia in lana seta, quasi sempre a manica lunga. 

La lana è molto più delicata del cotone e non è di facile manutenzione, non è dunque fattibile pensare di cambiarla e lavarla ogni giorno. 

Col tempo andrà rammendata, rattoppata, tutto normale! Va trattata con cura, con lavaggi delicati e occasionali.

Se il bambino fa una scuola più tradizionale, o comunque in ambienti chiusi dove generalmente il riscaldamento è alto, è preferibile non utilizzare la lana seta che oltre a fare caldo verrebbe inutilmente consumata. Eventualmente si può optare per una canottiera. 

Il secondo strato deve tenere caldo. Se il bambino trascorre molto tempo fuori, può essere indicata una felpa in cotone, o un pile, o un maglione di lana. Ad esempio, in inverno, per il mio bambino di 4 anni utilizzo spesso una maglia a manica lunga in cotone, con un gilet di lana che tiene caldo il petto. 

Dopodiché metto loro leggings sottili in lana o lana seta. Sopra il classico pantalone di cotone o felpa. Faccio sempre in modo che lo strato esterno sia da battaglia perché è quello che subisce più maltrattamenti. 

Il terzo strato: la giacca. Non deve essere troppo ingombrante, a meno che non ci siano temperature davvero rigide, sotto lo 0°. Ottima la lana cotta.

In ultimo, uno strato esterno impermeabile per proteggerli dalla pioggia. A mio avviso è preferibile un completo composto da pantalone, eventualmente con pettorina, e una giacca con cappuccio, piuttosto che una tuta intera, per dare libertà di movimento e per agevolare il cambio.

Le calze: non amo le calze 100% lana. Credo siano più adatte per stare in casa a fare i pantofolai! Si sformano facilmente. Per “scarpinare” sono a mio parere preferibili calze con una % di lana mista una % di sintetico, che performa meglio nell’attrito. 

Stivali: se si utilizzano calze calde in lana o misto/lana, non è necessario che gli stivali da pioggia siano imbottiti. L'imbottitura, infatti, potrebbe bagnarsi e impiegare molto tempo ad asciugare, o peggio, rimanere umidi. Meglio un classico stivale da pioggia. Per l'imbottitura si trovano soluzioni removibili che, se bagnate, si possono asciugare a parte.

Personalmente io preferisco stivali leggeri in termini di peso. Gli stivali con la suola pesante sono adatti a terreni ghiacciati ma per giocare a lungo nel terreno, che sia ghiaia, prato o asfalto, alla lunga diventano pesanti.

Infine, da non dimenticare cappello o balaclava, guanti/muffole e scaldacollo per proteggere le estremità! Naturalmente in un tessuto che non pizzica (come la lana merino, il cashmere o lana misto seta)!

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